Controllo di specie alloctone invasive. Intervento e attività sensibilizzazione per la tutela della biodiversità
P.O. FESR 2014-2020 Azione 6.5.1 ZSC – Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di Santa Gilla.

Il progetto, finanziato dall’Unione Europea tramite il Programma Operativo del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (P.O. FESR) con un importo di € 999.190,05, prevede una serie di azioni da effettuarsi nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) "Stagno di Cagliari, Saline di Macchiareddu, Laguna di Santa Gilla – ITB40023" ed è articolato nei seguenti interventi :
- Contenimento spaziale della nutria (€ 281.832,20)
- Controllo/Eradicazione di specie vegetali alloctone invasive e rinaturazione degli habitat con specie autoctone (€ 481.779,88)
- Interventi per il miglioramento delle condizioni ecologiche a favore dell'avifauna (€ 235.577,97)
Gli interventi previsti sono finalizzati a migliorare lo stato di conservazione degli habitat e delle specie.
Le ZSC identificate dagli Stati Membri dell’Unione Europea (inizialmente Siti di Interesse Comunitario - SIC) secondo quanto stabilito dalla Direttiva 92/43/CEE “Habitat”, riguardante la conservazione degli habitat naturali, unitamente alle Zone di Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli", riguardante la conservazione degli uccelli selvatici, costituiscono la rete Natura 2000
Natura 2000 è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Si tratta di una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati o rari a livello comunitario.
INTERVENTO 1
L’obiettivo dell'intervento è il contenimento della popolazione di nutria (Myocastor coypus) nel territorio della ZSC. finalizzato alla riduzione degli impatti ecologici nella zona umida e nei corsi d’acqua che vi affluiscono, alla riduzione dei danni alle attività agricole e alle opere idrauliche (arginature) a seguito della possibile attività di scavo degli animali. La nutria è inserita nella lista delle 100 peggiori specie alloctone invasive al mondo. La nutria distrugge nidi e preda le uova di molti uccelli acquatici, tra cui alcune specie tutelate a livello comunitario come il Pollo sultano (Porphyrio porphiryo).
INTERVENTO 3
L’obiettivo dell'intervento è quello di migliorare le condizioni ecologiche di colonizzazione e nidificazione di diverse specie di uccelli tra le quali il Gabbiano corso (Laurus audouinii), il Cavaliere d'Italia (Himantopus himantopus), il Fraticello (Sternula albifrons), la Sterna comune (Sterna hirundo), il Fenicottero rosa (Phoenicopterus roseus) e di diversi anatidi quali folaghe, germani, etc.,
L’intervento prevede la realizzazione di isolotti per consentire la nidificazione e l'insediamento di specie protette al fine di favorire l'aumento della biodiversità.
INTERVENTO 2
L’obiettivo dell'intervento è il contenimento di specie vegetali alloctone invasive (Specie vegetali presenti al di fuori del loro areale geografico a seguito di una diretta o indiretta introduzione causata dall’uomo e che si diffondono in maniera rapida causando gravi danni alle specie e agli ecosistemi originari di quel luogo) mediante il taglio e l’eradicazione manuale e la successiva rinaturazione con messa a dimora di specie vegetali autoctone (specie vegetali che si sono originate ed evolute nel territorio in cui si trovano)
Per la realizzazione di detto intervento sono stati stipulati degli accordi di collaborazione con l'Agenzia regionale FoReSTAS (Agenzia forestale regionale per lo sviluppo del territorio e l’ambiente della Sardegna) e con UNICA-CCB (Università degli Studi di Cagliari-Centro per la Conservazione della Biodiversità)
FoReSTAS si è occupata dell'attività di moltiplicazione delle specie vegetali autoctone da utilizzare per la rinaturazione ed in parte della messa a dimora delle specie vegetali autoctone;
UNICA-CCB ha svolto l’attività di supporto tecnico-scientifico finalizzata ad individuare le aree di intervento, le specie da eradicare e quelle da mettere a dimora; ha inoltre curato la raccolta del germoplasma (semi), insieme a Forestas, e la definizione dei protocolli di germinazione, nonché la verifica dell'efficacia delle azioni, in corso d’opera e post-intervento.
L’intervento ha previsto l’abbattimento raso terra, nel caso di alberi ad alto fusto, e l’eradicazione/taglio nel caso di arbusti, delle specie vegetali invasive alloctone dimoranti nelle 7 aree indicate in cartografia e appartenenti alle specie indicate nell'elenco seguente; successivamente si è proceduto nelle stesse aree alla rinaturazione con messa a dimora di specie vegetali autoctone.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare gli allegati
Formati disponibili: PDF
gen/24
Data pubblicazione
Aggiornamento
12/02/2024, 10:27