Piano Sviluppo e Coesione

Piano Sviluppo e Coesione

Il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) è, congiuntamente ai Fondi strutturali europei, lo strumento finanziario principale attraverso cui vengono attuate le politiche per lo sviluppo della coesione economica, sociale e territoriale e la rimozione degli squilibri economici e sociali in attuazione dell’articolo 119, comma 5, della Costituzione italiana e dell’articolo 174 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.

Scopo del Fondo è conseguire una maggiore capacità di spesa in conto capitale, sia per consentire un riequilibrio economico e sociale nelle aree sottoutilizzate, sia per soddisfare il principio costituzionale di addizionalità.

Il Fondo ha carattere pluriennale, in coerenza con l’articolazione temporale della programmazione dei Fondi strutturali dell’Unione europea.

La programmazione riferita al periodo 2014-2020 prevedeva una dotazione pari a complessivi 54.810 milioni di euro, individuata dall’articolo 1, comma 6, della legge di stabilità 2014 (legge 27 dicembre 2013, n. 147).

La chiave adottata per il riparto delle risorse prevede di assegnarne l’80% alle aree del Mezzogiorno e il 20% a quelle del Centro-Nord.

La legge di stabilità 2015 (legge 23 dicembre 2014, n.190), nel riconfermare la chiave di riparto territoriale delle risorse sopra indicata, ha ridefinito la cornice di programmazione delle risorse FSC 2014-2020, introducendo nuovi elementi di riferimento strategico, di governance e di procedura.

La Delibera CIPE n. 25/2016 ha i individuato i principi/criteri di funzionamento e di utilizzo delle risorse FSC.

La Delibera CIPE n. 26/2016 ha, infine, assegnato 13,412 miliardi di euro ai Patti per il Sud di cui 168 milioni di euro alla Città Metropolitana di Cagliari. Grazie a tale Delibera è stato dato avvio alle attività necessarie all’attuazione degli interventi e delle azioni finanziati.

Con la delibera CIPE 4 aprile 2019, n. 15 “Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Patti per lo sviluppo delle città metropolitane del Mezzogiorno. Assegnazione risorse al Piano straordinario asili nido”, che destinava 3 milioni di euro per ciascuna Città Metropolitana del Mezzogiorno ad integrazione dei rispettivi Patti per lo sviluppo, viene rideterminata, in particolare, la dotazione finanziaria della Città Metropolitana di Cagliari in 171 milioni di euro.

Al fine di dare unitarietà alla programmazione delle risorse nazionali, secondo la disciplina disposta dalla delibera n. 2 del 2021 del Cipess “Disposizioni quadro per il Piano Sviluppo e Coesione – PSC” (ai sensi dell'art. 44, comma 14, del decreto-legge n. 34 del 2019), tutta la programmazione FSC relativa ai periodi di programmazione 2000-06, 2007-2013 e 2014-2020 viene riclassificata in un unico strumento: il Piano Sviluppo e coesione (PSC).

Tale scelta è stata dettata da esigenze di semplificazione dei programmi con conseguente revisione di governance e procedure, nonché dalla necessità di riprogrammare le risorse ancora non utilizzate (in base a un criterio di avanzamento procedurale minimo, pari alla conclusione della progettazione esecutiva o a una fase similare e alla valutazione di strategicità e capacità di raggiungere obbligazioni giuridicamente vincolanti entro la scadenza definita dalla legge per i progetti ancora in fase di avvio) e di ricondurre la molteplicità di programmi e strumenti di programmazione e gestione degli investimenti finanziati in un solo Piano (il PSC, appunto) per ciascuna delle amministrazioni coinvolte. La scadenza delle obbligazioni giuridicamente vincolanti è fissata, secondo quanto disposto dall’art. 8 del decreto-legge n. 56/2021 al 31.12.2022.

Con l’approvazione del PSC, i precedenti strumenti programmatori così riclassificati cessano la loro efficacia, fermo restando quanto previsto nella Disciplina finale e transitoria di cui alla Delibera Cipess n. 2/2021.

Il Piano sviluppo e coesione della Città Metropolitana di Cagliari viene approvato con delibera CIPESS n. 65/2021. Il PSC in prima approvazione è articolato in una sezione ordinaria, per un valore di 171,00 milioni di euro, che si compone di risorse ai sensi del citato decreto-legge n. 34 del 2019, ex art. 44, comma 7, lettera a) per 67,40 milioni di euro e lettera b) per 103,60 milioni di euro. Le due sezioni speciali previste sono entrambe pari a zero.

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Aggiornamento

30/11/2023,7:52
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