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Ricerche di acque sotterranee ad uso NON DOMESTICO (ENTI PUBBLICI)

Rilascio delle autorizzazioni alla ricerca di acque sotterranee per portate inferiori a 10 l/s per uso NON domestico (ENTI PUBBLICI)

A chi si rivolge

Ricerca idrica e concessione d'uso per usi diversi da quello domestico:

Può presentare la domanda il proprietario del fondo o titolo che conferisce diritto alla fruizione del fondo.
L'autorizzazione non costituisce diritto all'uso dell'acqua eventualmente ritrovata.

Accedere al servizio

Cosa si ottiene

Istanze escluse dalla competenza del SUAPE

Provvedimento finale: atto di autorizzazione della Città metropolitana

Uffici

Area di riferimento

Cosa serve

Autorizzazione alla ricerca idrica sotterranea

  • attestazione del versamento degli oneri di istruttoria (Euro 86,00) intestato alla Città Metropolitana di Cagliari;
  • cartografia CTR in scala 1:10.000 con l’ubicazione del punto interessato dall’intervento;
  • planimetria catastale aggiornata in scala pari a quella della canapina originale, con l’ubicazione del punto interessato dall’intervento (sottoscritte da un tecnico abilitato)
  • planimetria generale del terreno in scala adeguata riportante: il posizionamento del punto di ricerca; l'ubicazione dell’eventuale fabbricato presente nell’area di ricerca e dell'eventuale punto di scarico delle acque reflue; le distanze del punto di ricerca dai confini, da eventuali strade e punti di scarico delle acque reflue;
  • Piano di massima (art. 95 T.U. R.D. 1775/1933) corredato della tabella riassuntiva dei dati preventivi della ricerca idrica, debitamente compilata;
  • relazione geologica e idrogeologica redatta da un tecnico abilitato;
  • particolare costruttivo dell’opera da realizzare;
  • dichiarazione di accettazione della direzione dei lavori da parte di un tecnico abilitato che si impegni a verificare che la perforazione venga eseguita a regola d'arte mettendo in pratica tutti gli accorgimenti necessari ad evitare l'interconnessione tra gli acquiferi e ogni possibile infiltrazione in falda da parte delle acque superficiali, operando in maniera che con l'acqua non venga asportata la frazione fine delle formazioni sede dell'acquifero;
  • relazione tecnica che descriva le finalità e modalità di utilizzo della risorsa idrica connessa all’attività produttiva;

Costi e vincoli

Diritti di istruttoria: € 86,00

Il pagamento dei diritti d'istruttoria dovrà essere effettuato tramite c/c bancario in favore della Città metropolitana di Cagliari – girofondi contabilità speciale Tesoreria della Banca d’Italia c/c 0319966.

Casi particolari

Nota sull’uso antincendio: ai sensi dell’Art. 11 comma 4-bis della L.R. 6 dicembre 2006, n. 19 (Disposizioni in materia di risorse idriche e bacini idrografici), “Le amministrazioni pubbliche sono esentate dall'obbligo del pagamento dei canoni, delle spese di istruttoria, delle spese generali di controllo e dal versamento delle cauzioni di cui al regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 (Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici), ed al regio decreto 14 agosto 1920, n. 1285 (Regolamento per le derivazioni e utilizzazioni di acque pubbliche), per le richieste di concessione di derivazione di acque pubbliche utilizzate esclusivamente per alimentare le riserve idriche destinate al Servizio antincendio e di protezione civile quali invasi, vasconi, laghetti collinari, vedette, serbatoi di cantiere e postazioni AIB”.

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Aggiornamento

30/04/2024,12:13